Lo so non è carino, ma devo iniziare con tre domande.
– Hai dei prodotti vincenti?
– I tuoi clienti sono soddisfatti del tuo prodotto/servizio?
– Pensi che la tua azienda proprio per questi motivi merita di fare più fatturato?
Se rispondi con tre “Si, certo!!!
Allora vai avanti a leggere.
Se hai anche un solo no, continua pure se vuoi ma ti avviso, l’articolo non ha una soluzione per te.
Ti do un’altra occasione per valutare se è il caso di impegnare il tuo tempo a leggere: sei d’accordo che oggi la conquista del mercato passa attraverso il Web?
Attento, non sto parlando di vendite online e neppure di SEO, sto parlando del più potente mezzo di informazione/comunicazione che ha cambiato e continua a cambiare il mondo.
Mettiti comodo e leggi con calma perché parleremo di cose importanti e credimi, ti assicuro che ti sarà utile leggere questo articolo.
Fai questa semplice azione, vai su Google, digita il tuo nome e quello della tua azienda. Guarda cosa esce fuori.
Ok, come primo risultato c’è il tuo sito internet.
E sotto?
Intendo nel secondo, terzo, quarto, quinto risultato, cosa esce sulla tua azienda?
Quello che vedi è quello che vedrà anche un tuo nuovo potenziale cliente, un tuo possibile nuovo partner o quel bravo commerciale che vorresti portare a lavorare per te.
Cosa dice il Web della tua azienda?
Sei tra quel folto gruppo di aziende che ha l’onore di vedersi citata in “posti autorevoli” del tipo: paginegialle.it, misterimprese.it, aziende.virgilio.it ecc. ecc.?
Tutto il rispetto per queste banche dati, che ti servono per farti trovare, ma chi digita il tuo nome su Google già ti ha individuato e quindi questi risultati non ti portano nessun vantaggio.
Se accade questo sai che significa?
Ti offendi se ti dico la verità senza giri di parole?
La verità è che per il web la tua azienda esiste solo perché si è (giustamente) comprata un “numero civico”.
Una delle frasi ricorrenti che mi sento ripetere nei miei incontri è “non abbiamo bisogno di queste cose perchè nel nostro settore ci conoscono tutti”. Ora a parte il fatto che l’esperienza dice, che quasi sempre questa è una convinzione/percezione sbagliata, ma il vero nocciolo della situazione è che c’è una grande differenza tra essere conosciuti ed essere famosi nei confronti di chi ci conosce.
“il nostro prodotto non si vende per la sua fama, il nostro cliente è un addetto ai lavori che guarda alla sostanza, non vendiamo moda come Cucinelli”
Permettimi una domanda: la tua azienda è leader assoluta nel suo mercato? Nel senso che è in quella felice situazione dove dopo il suo prodotto/servizio c’è il vuoto?
Se non è così e al contrario è in buona compagnia con altri competitor per un attimo fai la parte del cliente: ti trovi a decidere tra due nuovi potenziali fornitori, tutti e due soddisfano le tue esigenze, di uno trovi referenze positive dell’altro non trovi nulla. Quale scegli?
Il web ha fatto tornare in auge il passaparola, portandolo alla velocità del bit, molto superiore rispetto a quello che avveniva prima da persona a persona.
Se la tua è una di quelle Aziende con la A maiuscola, che ha la stima di tutti, hai un patrimonio straordinario, ma hai messo in atto un metodo efficace per comunicare e monetizzare questa tua ricchezza?
Se fai un B2B o un B2C di nicchia e vendi “sostanza”, la pubblicità sul marchio conta poco, conta quello che si dice della tua affidabilità, credibilità, serietà, delle tue capacità, in altre parole della tua buona reputazione.
E quando la si ha, bisogna farla percepire al mercato, anche attraverso una giusta comunicazione, vale a dire facendo parlare bene di sé stessi in modo credibile e autorevole.
“Come ti distingui? Per cosa ti differenzi?”
Mi sento dire: “ma sul web siamo messi bene, chi va su un motore di ricerca e digitia il nostro prodotto/servizio usciamo sempre tra i primi”.
Ecco, appunto, “tra”!
E adesso che finalmente sei entrato nel prestigioso “club dei tra”, per cosa ti differenzi?
Perché dentro il tuo sito si parla bene della tua azienda e di quanto il tuo prodotto/servizio sia il migliore al mondo?
Nella tua esperienza hai mai trovato qualcuno che nel suo sito abbia pubblicato l’elenco dei suoi difetti?
Se vuoi informarti tramite il web sull’affidabilità di qualcuno, vai a leggere cosa c’è scritto nel suo sito internet o cerchi cosa se ne dice in giro?
Sai cosa farebbe una vera differenza?
Testimonianze credibili, articoli giornalistici autorevoli e fatti bene che confermano e certificano che sei un’azienda top nel settore, che mettono in evidenza i tuoi valori.
Ti rifaccio la domanda: cosa si dice di te e della tua azienda nel web?
Guarda che molto parte da qui.
Se pensi che le cose che hai letto hanno un senso e vuoi approfondire, prova a leggere gli altri articoli del mio blog.
Se invece non vuoi perdere altro tempo, contattami e vediamo subito come iniziare.
Buona reputazione
ilio
Ben ritrovato Ilio,
i miei complimenti ,sono tutti per i concetti espressi ,pienamente condivisi ed anche la forma.
Ha detto bene : la comunicazione giusta!…ma qual’ è la comunicazione giusta per una PMI ?…La mia realta’ e’ un gioiellino sartoriale ,con un know how interno prezioso,che si puo’ “assaporare” solo venendo in sede,ma per problemi di costi ,oggi pochissimi decidono di andare a visitare nuovi potenziali fornitori che offrono il loro prodotto o servizio(come nel mio caso).
Per fare uscire cio’,noi ci abbiamo provato,ma ….o non siamo stati bravi, oppure,come riteniamo , e’ difficilissimo…. ed in questo caso la comunicazione di massa non funzione,anzi e’ un danno!
La comunicazione di una PMI, secondo il mio pensiero,deve arrivare al cuore,colpire !,captare l’attenzione…..e non dimentichiamoci che in questo periodo cosi’ difficile,nessuno puo’ spendere piu’ molto nella comunicazione,pur essendo consapevole del grande valore aggiunto.
Continuero’ a leggerla ! 🙂
Le auguro tanta fama nel vero tessuto produttivo Italiano ,quello delle PMI,….con i grandi e’ tutto facile,perche’ c’e’ denaro a volontà!!!…e con tutto il loro denaro si comperano cio’ che voglio ,il lustro,la fama ,ma di fronte all’esercizio difficile,alla sostanza…..,ovvero alla caparbieta’ di continuare la produzione in Italia ,se la sono” data a gambe ” ,come si suol dire dalle ns.parti e l’hanno portata altrove,dove tutto e’ piu’semplice,sempre per chi ha denaro……
Cari Saluti
Simonetta Giuliodori
Ciaooo Simonetta,
è bellissimo leggerti!!! Ti dispiace se ci diamo del tu? Vorrei che qui tutti ci dessimo del tu!!!
Quanti sono? 2 anni da quando ci siamo incontrati per realizzare il tuo articolo?
Parto rispondendo alla parte finale del tuo post: si, la missione che mi sono dato è proprio quella che tu mi auguri: supportare le PMI, quelle che fanno il B2B o il B2C di nicchia.
Per il resto ho buone notizie Simonetta, in questo ultimo anno ho capito cose importanti su come può muoversi la PMI nella comunicazione. Presto pubblicherò un articolo su questo argomento e quindi non mi dilungherò qui. Ti voglio solo dare una piccola anticipazione: tra le altre cose ti dirò come “resuscitare” quell’articolo di 2 anni fa, e farlo diventare un pezzo immortale della tua prossima flotta di aviazione…
Sono tra quelli che ha avuto l’opportunità di entrare nel tuo “gioiellino sartoriale” e in quelli di tante altre PMI, c’è tanta sostanza e tante potenzialità nelle Aziende di questo Paese. Ed è proprio questo che mi motiva per mettere a punto strategie e strumenti da condividere con voi…. Buona comunicazione, alla prossima