Può sembrare un (noioso) articolo che racconta una banale storia ma se hai la pazienza di leggerlo fino in fondo, troverai riflessioni interessati anche per la tua attività e avrai la conferma che non pubblico mai contenuti inutili.
Chi mi conosce sa che amo il mio lavoro e professionalmente non mi risparmio. Credo profondamente in quello che faccio, ne percepisco l’utilità e soprattutto ho il privilegio di confrontarmi con le “persone del fare” di tutta Italia.
E’ vero, ho sulle spalle non poche responsabilità e poi l’impegno di passare molti giorni al mese lontano dalla famiglia non è una “cosetta” da poco ma oggettivamente ne vale la pena, per il continuo arricchimento personale e perché no, anche per l’opportunità di visitare le bellezze del nostro Bel Paese.
Una sera passeggiando per la splendida Verona dopo un’intensa giornata di lavoro, arrivo in una via dove ci sono tre ristoranti. Li noto immediatamente perchè il languorino si faceva sentire sempre con maggiore intensità facendomi capire che era giunta l’ora di fermarsi per la cena.
Non conoscevo nessuno dei tre locali ma dovevo sceglierne uno!
Apparentemente tutti e tre sembravano fare al caso mio.
Guardando meglio mi sono accorto che uno dei tre, a differenza degli altri due, aveva la maggior parte dei tavoli occupati.
Mi sono detto: una ragione ci sarà! Sono entrato.
Mentre aspettavo che mi servissero il piatto ordinato, mi chiedevo se davvero andando in uno degli altri due ristoranti avrei fatto la scelta sbagliata. Forse erano semplicemente meno bravi a comunicare il loro buon fare (reputazione) e mi è venuto naturale pensare a quante volte una circostanza simile si verifica nel web.
Andiamo su Google per individuare un fornitore, digitiamo un prodotto/servizio ed ecco apparire “i tre ristoranti” (apparentemente) uguali nella stessa via!
O meglio “nella stessa pagina di Google”.
Con quale criterio scegliamo? Il primo della lista è da preferire al secondo e al terzo?
Beh, andiamo a visitare i loro siti internet dirai.
Ok, dopo averlo fatto quale scegliamo; quello che ha il sito più carino, quello che dichiara “ la nostra forza è la serietà, la qualità, l’affidabilità”, oppure ci fidiamo del terzo che come gli altri promette “qualità, affidabilità e serietà”?
Certo che se mentre cerchiamo informazioni, di uno dei tre troviamo notizie su “fonti terze” che in modo più obiettivo ci fanno capire il perché dovremmo preferirlo agli altri, un po’ di differenza la fa.
Tu, hai mai verificato “chi sei” visto da Google?
Se sei rintracciabile solo grazie al tuo sito internet, i tuoi profili social e per la presenza all’interno dei vari elenchi telefonici, sappi che agli occhi di un interlocutore che ancora non ti conosce appari simile agli altri, uno dei tanti!
Attenzione non fraintendere, il sito internet è importante ma devi prendere consapevolezza che un numero crescente di persone hanno capito che occorre “guardare oltre” e verificare quanti sono i tuoi “tavoli occupati”.
Su Google i “tavoli occupati” sono i contenuti di valore che confermano che sei la scelta migliore.
Quanti tra i dieci risultati che propone nella prima pagina sono “pieni” e quanti “vuoti” (vale a dire con contenuti di nessun valore)?
Articoli giornalistici ed interviste in cui parli da esperto del settore “mettendoci la faccia”, che si posizionano nella prima pagina di Google sono “tavoli occupati” molto convincenti.
Devono essere scritti da professionisti della comunicazione, che sanno spiegare in modo efficace e credibile le tue competenze e i tuoi punti qualificanti, facendo capire perché scegliere te invece di andare da altri,
Quelli che realizziamo con il metodo Sì! Reputation, si posizionano nella prima pagina di Google ogni volta che qualcuno cerca informazioni su di te e diventano fedeli ed instancabili ambasciatori che lavoreranno per te giorno e notte, testimoniando la tua buona reputazione.
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