Influenza in modo profondo i rapporti con i clienti, i fornitori, i dipendenti, il mondo finanziario, le istituzioni, il territorio, i mass media, gli opinion leader. Una buona reputazione si traduce nel miglioramento competitivo ed economico per chi ne beneficia, e in un elemento limitante per i suoi competitor.
I vantaggi acquisiti con le tecnologie, possono essere persi velocemente se le aziende concorrenti decidono di fare gli investimenti necessari per adeguarsi, quelli dovuti alla reputazione non sono superabili nel breve periodo, perché questa non si compra, “si ha”. È la nostra storia, è il risultato dei nostri comportamenti, e quando la reputazione è positiva, è un patrimonio inestimabile, che però purtroppo, non tutti sanno valorizzare e monetizzare.
Perchè è vero, la reputazione si ha, ma se non sappiamo comunicarla è come se avessimo milioni di euro e li tenessimo sotto il materasso. Ne ho già parlato in un precedente post: viaggiano da sole le notizie negative, quasi mai quelle positive(leggi perché fare l-timidi).
Sono molti gli imprenditori che mi dicono “noi non amiamo vantarci per la nostra correttezza…”.
Ma non è una questione di andarsene a vantare, semplicemente di comunicarla! Guarda che in questa frase c’è un mondo, che può fare una grande differenza.
Comunicare non ha nessun legame di parentela con il vantarsi, anzi. Quando racconti nel modo corretto, che al centro di ogni decisione nella vostra impresa, ci sono i valori, l’affidabilità, la correttezza, e 
queste cose sono confermate dalla vostra storia (reputazione), non sarai visto come uno che si vanta ma come un imprenditore da ammirare e magari emulare perche dice e fa cose giuste. Attento, non a caso ho sottolineato: nel modo corretto. Perché oltre a quello che si dice, conta come lo si dice. Possiamo dirlo con tono celebrativo (sbagliato), o semplicemente per parlare di una filosofia in cui crediamo profondamente (corretto).
Quale è un modo efficace per comunicare i fattori che qualificano la propria reputazione per un’azienda che fa B2B o che opera in settori di nicchia? Di sicuro le interviste di taglio giornalistico al CEO, che mettendoci la faccia spiega valori e punti forza. Materiale, che poi utilizzando le nuove tecnologie, può essere veicolato con tempestività e precisione millimetrica a tutti gli stakeholdes e utilizzato per dare il via ad un efficace tam, tam (vedi http://www.iliostella.com/il-nero-su-bianco-funziona ).
Attento però, l’intervista deve essere vera, genuina, credibile. Viene da sorridere quando si leggono articoli che palesemente sono realizzati con testi e foto forniti direttamente dall’azienda. Parafrasando un vecchio slogan di una nota marca di caffè: “un articolo è efficace se è giornalistico, se non è fatto da un giornalista, che articolo è!!!”
Buona reputazione
ilio stella
https://www.youtube.com/watch?v=JkGOhxAyFY8&feature=youtu.be
